Tutors


Silvia Dalzero è architetto dal 2006 e dottore di ricerca in architettura con una tesi sulle trasformazioni urbane in relazione ai sistemi di smaltimento rifiuti. Ha conseguito una ricerca presso l’Università di Architettura di Venezia in tema di ‘Rovine, detriti e macerie dei teatri di guerra. Dai problemi di decontaminazione e smaltimento alla configurazione di nuovi paesaggi’. Collabora alla didattica della Facoltà di Architettura di Venezia, IUAV, nei corsi di Progettazione architettonica-urbana (prof. Alberto Ferlenga); è stata docente di Teoria e tecnica della progettazione architettonica (2012/2013), di Architettura dello spazio pubblico (2013/2014) e dal 2014/2015 è docente di Progettazione architettonica (nel Laboratorio di progettazione architettonica 1), al Politecnico di Milano, POLIMI. È stata nel 2016/17 docente all’Accademia di belle arti al primo anno di specialità. Annovera diverse pubblicazioni fra le quali la monografia dal titolo ‘Rejected landscapes-Recycled landscapes. Waste disposal and recycling sites, perspectives and contemporary approaches’ pubblicata nel gennaio 2015 da Scholars-press.

Silvia Dalzero is an architect since 2006 and a PHD in architecture with a thesis about urban transformations in relation to disposal systems waste. She obtained a reserch, at the University of Architecture in Venice, IUAV, in theme of ‘Ruins, debris and rubble in the theaters of war. From decontamination issues and disposal to the configuration of new landscapes’. She collaborates on the teaching at the IUAV in the course of Architectural-urban design (prof. Alberto Ferlenga). She was professor of Theory and practice of architecture (2012/2013), Architecture of the public space (2013/2014) at POLIMI and since 2014/2015 she is a professor of Architectural-urban design (in Architectural design workshop 1), at University of Architecture in Milan, POLIMI. Than, She was professor, 2016/17, at Academy of art in the course of Design (in biennium of speciality). She has several publications including the monograph 'Rejected landscapes-Recycled landscapes. Waste disposal and recycling sites, perspectives and contemporary approaches' published in January 2015 by Scholars-press.




Stefano Fasolini



Umberto Minuta

Architetto (Palermo 2000)  e dottore di ricerca inForme e Strutture dell’Architettura (Parma 2016). I suoi principali ambiti di riflessione teorica vertono sull’identità dell’ architettura, il progetto urbano, e lo studio delle relazioni tra progetto e paesaggio. Dal 2002 svolge attività didattica all’Università di Parma, nelle discipline della composizione architettonica, prima come cultore della materia e poi come docente incaricato. Ha partecipato a conferenze nazionali ed internazionali con pubblicazioni scientifiche su riviste e libri di settore.Ha ottenuto incarichi pubblici con funzioni dirigenziali da enti con territorio vincolato in materia di beni paesaggistici ed è attualmente nel Veneto funzionario tecnico di un ente pubblico. È autore della monografia Paesaggio e architettura sul Lago di Garda. Strategie per un progetto contemporaneo,con la casa editrice Franco Angeli di Milano.


Architect (Palermo, Italy, 2000) and PhD in Forms and Structures of architecture (Parma, Italy, 2016). His main areas of theoretical reflection focus on the identity of architecture, the urban project and the study of the relationships between project and landscape. Since 2002 he is university professor at the University of Parma, Italy, teaching architectural composition. He was first a subject’s expert and then a lecturer. He attended national and international meetings with several scientific publications on specialized magazines and books. He worked as manager in public offices of urban centres with a landscape bound and he is now working in Veneto region as an executive manager in a public body. He is the author of the monography Landscape and architecture on the Lake Garda. Strategies for a contemporary project, edited by Franco Angeli, Milan, Italy.




Angela Palmitessa

Angela Palmitessa, (Barletta, 1982) comincia gli studi in ingegneria edile, collaborando nello studiolo dell’Arch. Francesco Moschini prima di trasferirsi per approfondire gli studi di architettura all’Accademia di Mendrisio, ove si laurea con P.Zumthor sul tema Alptransit. Nel 2011 a Napoli partecipa al Master di secondo livello in “Progettazione della città storica” a seguito del quale vince il premio RIUSO01_Rigenerazione urbana sostenibile_CNAPPC nel2012. Collabora con Tobia Scarpa in Italia, Bernard Quirot in Francia e lungamente con Goncalo Byrne in Portogallo, per il quale coordina e segue diversi progetti e concorsi.  Attualmente collabora come assistente con Joao Nunes e Joao Gomes da Silva nell’Accademia di Architettura di Mendrisio. 










Matteo Pontoglio Emilii



Micol Rispoli

Laurea in architettura ciclo unico quinquennale presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II (votazione: 110/110 e lode); Master in Curatela Museale e di Eventi di Arte Contemporanea presso lo IED (Istituto Europeo del Design) di Roma (votazione: A con lode).

Attualmente dottoranda al II anno in Scienze Filosofiche presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Ha collaborato con università e fondazioni quali: Politecnico di Milano, ELISAVA Escola Universitaria de Disseny i Enginyeria di Barcellona, Fondazione Feltrinelli di Milano.

Attualmente il suo lavoro di ricerca si focalizza sull’influenza che alcune emergenti teorie filosofiche e sociali – quali, ad esempio, la Sferologia di Peter Sloterdijk, gli STS (ScienceTechnology Studies), l’Actor Network Teory di Bruno Latour, il Nuovo Materialismo, il Post-Umanesimo e gli studi femministi – esercitano su design, architettura, arte e spazi urbani.

In particolare, sullo sfondo della nuova consapevolezza rispetto a questioni delicate quali il cambiamento climatico e la complessa crisi globale, esplora come queste teorie stiano suggerendo nuovi, diversi modi di comprendere e affrontare la realtà in cui viviamo, insistendo su concetti come co-esistenza ed interdipendenza. Il focus principale è sul concetto di “cura”,

intesa, da una prospettiva non antropocentrica, come preoccupazione e sollecitudine, attenzione situata, volontà attiva e operativa che mirino alla salvaguardia del “mondo vivente”. La ricerca indaga come tale sguardo stia attualmente formando anche una nuova comprensione della dimensione politica e un nuovo approccio al design.

Dal 2018 è membro di un gruppo di ricerca transdisciplinare, fondato dal Politecnico di Milano (prof. Luca Gaeta) e dalla Fondazione Feltrinelli, che lavora sullo studio e sull’analisi delconcetto di “confine”, inteso nelle sue molteplici accezioni.

Nel 2016 è stata membro del gruppo di ricerca DESIS Lab presso la ELISAVA Escola Universitaria de Disseny i Enginyeria de Barcelona. DESIS Lab ELISAVA lavora con l’Amministrazione della Catalonia, fondazioni, associazioni, università, scuole e musei, sia a livello locale che internazionale. Opera nell’ambito di Desis Network, partecipando a programmi di ricerca su grande scala, gruppi e progetti volti a influenzare il cambiamento sociale alla scala urbana. Il Desis Netwok consiste in più di 30 Design labs presenti in università di design di tutto il mondo, che orientano le loro attività di insegnamento e ricerca verso l’innovazione sociale e sostenibilità.

Dal novembre 2014al settembre 2015 è stata membro del Design Research Studio Design for Conflict Heritage, presso il Politecnico di Milano, il cui obbiettivo era quello di ricercarepratiche innovative e sostenibili per il riuso, valorizzazione e comunicazione del DifficultHeritage europeo del XX Secolo. Stabilendo sinergie tra studiosi locali, nazionali einternazionali, il Design Research Studio ha inteso unire diversi contribuiti teorici, metodologici,

fenomenologici e operativi sull’interpretazione del valore e del ruolo delle Memorie Difficili sia in contesti rurali che urbani. Le suddette sinergie hanno individuato una cornice in cui avviare strategie innovative di ricerca attraverso il design per il riuso e la riappropriazione del Difficult Heritage.





Paolo Romeo

Paolo Vincenzo Romeo, classe 1992, giovane architetto, conseguita la Laurea Magistrale in Architettura, presso il Politecnico di Milano, con la tesi dal titolo “L’isolato dei prodigi: una nuova vita per la manzana di Cerdà. 

Il tema di ricerca affronta la riprogettazione residenziale e lo sviluppo sociale dell’ isolato tipico barcellonese, con l’intenzione di proporre nuove soluzioni abitative di spazio e restituire collettività attraverso spazi dedicati, partendo dal modello urbano del Superblocco.                                                                          

Maturata esperienza nel progetto di architettura, paesaggio ed interni ponendo una maggiore attenzione alle questioni legate allo sviluppo sostenibile e sociale.        

Individualmente, attraverso la passione per le arti visive, i fumetti e la cultura pop/geek, mi occupo di graphic design, tipografia ed Illustrazioni.                                                                                                              

Attualmente lavoro presso YellowOffice, studio di progettazione paesaggistica ed architettonica, come Assistant Designer.

 

 

Paolo Vincenzo Romeo, born in 1992, young Architect graduated in Architecture at “Politecnico di Milano, with the thesis “The Block of Wonders: a new life for Cerdà Manzàna”.

The research theme deals with the residential redisign and the social develepment of the tipical Barcelona block, with the purpouse for different housing solutions and new dedicated spaces for the community, starting from the Superblock model.

Matured professional experience in architectural design, landscape and interior design with a focus in enviromental sustainibility ad social development.

Interessed in graphic design, tipography and illustrations with a passion for visual arts, comics and pop/geek culture. 

Currently work at YellowOffice, landscape and architectural design studio, as Assistant Designer.





Elisa Sala

Elisa Sala consegue la Laurea specialistica (v.o.) in Ingegneria Edile-Architettura (classe: LM-4) nel giugno del 2004 presso il Politecnico di Milano e il Dottorato di Ricerca in Ingegnerie delle strutture nel 2008 presso l’Università degli Studi di Trento.

Incarico attuale: assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Brescia – DICATAM (da gennaio 2019; ICAR-18; tutor prof.ssa Irene Giustina). Titolo del progetto di ricerca:Catalogazione, ordinamento e valorizzazione dell’archivio Maroni conservato nel Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera. Il progetto e la realizzazione del teatro, dell’area ingressi, dell’area botteghe e del casseretto nei disegni di Gian Carlo Maroni e nei materiali documentari degli archivi del Vittoriale.


Elisa Sala received her MS in Architectural Engineering in June 2004 at Politecnico of Milan (Italy) and her Ph.D. in Structural Engineering in 2008 at University of Trento (Italy). 

Current position: post-doctoral fellow at the University of Brescia - DICATAM (from January 2019; ICAR/18; supervisor prof. I. Giustina).Scientific research projectCatalogazione, ordinamento e valorizzazione dell’archivio Maroni conservato nel Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera. Il progetto e la realizzazione del teatro, dell’area ingressi, dell’area botteghe e del casseretto nei disegni di Gian Carlo Maroni e nei materiali documentari degli archivi del Vittoriale.




Virginia Sgobba
Architetto, laureata presso il Politecnico di Milano nel 2008 con una tesi sull’analisi tipologica e della qualità muraria dell’edificato storico della città di Sulmona (Aq).

Svolge l’attività di libero professionista e dal 2016 è tutor presso il corso di Architettura e Composizione 1 e Laboratorio del Corso di Laurea in Ingegneria edile-architettura dell'Università degli Studi di Brescia e Cultore della materia nella medesima disciplina.